Organo positivo di autore anonimo realizzato in Italia nel XVII secolo.
L’organo ha doppio prospetto ad ala; la facciata è composta da 14 canne in stagno, decrescenti verso destra, con bocche allineate, labbro superiore a mitra e piede corto. Due sportelli articolati chiudono completamente lo strumento, che mostra due maniglie laterali per il trasporto in stile XVI secolo. La tastiera scavezza in bosso e ebano consta di 33 tasti, 3 ottave con ottava corta. Ha frontalini scolpiti a semicerchio. Lo strumento, di grande pregio artistico e storico, fa parte di quella serie di organi di scuola romana che vennero fabbricati nel sec. XVII, dalla caratteristica forma ad ala. Data la assoluta rarità di tali strumenti, esso rappresenta un’opera di primaria importanza. (Catalogato e schedato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 345).