Liuto costruito a Firenze da Bastiano Pardini nel XVIII secolo.
Il liuto ha 16 corde; il retro cassa ha 25 doghe di tasso più fasce; il retro del manico e la paletta sono in ebano filettati e bordati in avorio; al centro della tastiera, in una riquadratura, c’è una placca in madreperla probabilmente di restauro che impedisce il tocco delle corde; il retro del manico è ornato di striscioline alternate di ebano
e avorio. Due palline in avorio e legno sono a sostegno della tracolla. Si tratta forse dell’unico strumento noto del Pardini, liutaio fiorentino del sec. XVII, il cui stile sembra forse di scuola bresciana, sulla scia di Gasparo da Salò. La critica lo considera poco preciso nelle rifiniture, ma tale giudizio non è basato su esempi concreti e il liuto è di splendida e accurata fattura. (Descritto e catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 277).