Organo regale di autore anonimo e di produzione italiana costruito nel XVII secolo.
Il piccolo organo regale, portatile, è interamente in noce con tasti di castagno; è composto da due mantici del tipo a cuneo, ripiegabili su se stessi in modo da formare, riuniti, una piccola cassetta; i mantici hanno all’interno uno spazio riservato a riporvi la parte anteriore, comprendenti la tastierina e le ance. La tastiera Scavezza, di 45 note con tasti diatonici, sviluppando 4 ottave con ottava corta. I tasti sono in bosso con frontalini scolpiti a semicerchi concentrici; i cromatici sono placcati in ebano. Il regale, strumento ad ance battenti dal caratteristico timbro pastorale, era in uso dal XIV al XVIII secolo. Fu uno strumento tipico richiesto per speciali accompagnamenti (“Orfeo” di Monteverdi, 1607), ricordato da illustri musicisti e teorici (Praetorius, Malbeson ecc.) (cfr. L. Cervelli, Mostra di Strumenti musicali del ‘600 e ‘700, S. Marta, Collegio Romano, Roma 1965, catalogo). (Descritto e catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pgg. 174 – 175).