Tiorbino a 14 cori costruito da Matteo Sellas a Venezia nel 1636.
La mandola ha piano armonico ornato di rosetta incisa a traforo e all’estremità un piccolo cuore di ebano al di sotto della cordiera leggermente sagomata; il corpo è in 13 doghe d’avorio più fasce filettate in ebano, che continuano come motivo ornamentale anche sul retro del manico. La tastiera è in ebano e i piroli in faggio L’autore di questo strumento, forse di origine tedesca, era attivo a Venezia nella prima metà del ‘600 contemporaneamente al fratello Giorgio con cui tuttavia non sembra aver mai avuto la bottega in comune. Molti suoi strumenti di finissima fattura e squisita decorazione sono giunti a noi: tiorbe, chitarroni e chitarre, ora custoditi nei maggiori musei del mondo. Questa piccola tiorba interamente d’avorio è un eloquente esempio della raffinatezza e preziosità con cui Matteo Sellas costruiva i propri strumenti. (Descritto e catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 304).