Flauto dolce in avorio di autore anonimo costruito in Italia nel XVIII secolo.
Lo strumento è molto simile ad un flauto dolce ma con i fori disposti diversamente: 6 sulla parte anteriore del corpo e 2 sulla parte posteriore di cui a modo di portavoce; l’altro forse da coprirsi con il mignolo posto sotto il flauto. Si può defiire “flauto verticale” ed è costituito da un solo pezzo, nonché privo di frammenti all’estremità di uscita. (Descritto e catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 343).