Liuto soprano di autore anonimo realizzato in Italia nel XVII secolo.
Il liuto soprano è di piccole dimensioni. Il piano armonico è ornato di rosetta intagliata a traforo; la cordiera termina con piccoli riccioli e le doghe sono di legno scuro filettate di legno più chiaro; il resto del manico è ornato di striscioline d’avorio e il retro della cassa è a 11 doghe in acero tinto con filettature di acero naturale. Il manico è in noce con filettature in avorio. Ha 6 cori di 5 corde doppie più una semplice con 7 tasti di budello. Lo strumento va considerato un raro esempio di “klein-octavlaute”, secondo la terminologia usata da M. Praetorius e da altri studiosi, cioè il tipo di liuto di più piccole dimensioni. Non è plausibile che si tratti di mandolino milanese con cavigliere sostituito, in quanto lo strumento non sembra presentare manomissioni o interventi successivi. (Descritto a catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 275).