Organo positivo costruito a Modena da Domenico Traeri nel XVII secolo.
Il piccolo organo positivo senza pedaliera è in realtà portativo da processione, in quanto i due mantici a libro sono ribaltabili sul retro e rientrano nella cassa. Ha in dotazione due maniglie per il trasporto. La cassa è in legno naturale con intagli sul davanti e sopra le canne. Dei capitelli intagliati sormontano i quattro pilastrini che dividono la facciata in tre campate, ciascuna con 5 canne. La tastiera consta di 4 ottave di cui una corta. I due registri sono azionati mediante due manette sulla destra. L’autore, nonostante la dicitura interna:”Fecit Domenico Traeri Bresciano Filius 1689” operò a Modena. La famiglia Traeri fu un’antica gloria bresciana trasferitasi, nella persona del capostipite Carlo Traeri (padre di Domenico e Francesco), nelle città di Modena appunto, e di Bologna. Tuttavia alcuni dei suoi membri, tra cui Domenico, vollero conservare la dicitura di “Bresciano”.
(Descrizione da L. Cervelli “La Galleria Armonica”, pg. 180).