Chitarra prodotta a Napoli da Giovan Battista Fabricatore nel 1979.
La chitarra presenta inconfondibili caratteristiche napoletane nella decorazione, costituita da intarsi minuti in madreperla su impasto rosso; il suo autore infatti è membro di una numerosa e illustre famiglia di liutai napoletani il cui capostipite, Vincenzo, svolse la propria attività attorno al 1770, mentre il figlio Giovanni Battista fu attivo circa fra il 1780 ed il 1826. Come Vinaccia, a cui si avvicinano nello stile, essi costruirono per lo più chitarre, mandolini, liuti di elegante fattura. Non sembra plausibile la teoria di Lutgendorff (Die Geigen und Lautenmacher, Nendeln, Liechtenstein, 1968, Band II, p.127) che, partendo dall’errata dizione “Fabricatore”, sostiene che la parola vada intesa come “costruttore” e non come un vero e proprio cognome, pensando addirittura ad un ramo dei Vinaccia che si firmasse diversamente dal solito. Questo Museo possiede ben dieci altri strumenti di G.B. Fabricatore: chitarre, mandolini ed una chitarra cistrum a 16 corde (inv. 416). La chitarra ha un astuccio (inv. 1994 n. 559) dipinta a olio. Il piano armonico è in abete, fondo e fasce sono in acero. Il capotasto è in avorio e i piroli sono in legno tinto e madreperla. Mostra due pomelli di attacco per la tracolla, uno in avorio e uno in ebano e madreperla. (Descritto e catalogato anche in L. Cervelli, “La galleria armonica”, pg. 171).