Il clavicembalo, concepito senza astuccio e senza gambe, presenta fregi d'intarsio e intaglio ai bordi della cassa; la rosa è traforata nel piano armonico; è uno strumento traspositore. Il ponticello verso il somiere è di restauro, come i saltarelli. Si tratta del più antico clavicembalo tedesco che si conosca e il suo autore è registrato come "clavichordienmacher" nel libro degli scabini di Lipsia nel 1543. Nonostante il suo costruttore sia tedesco, il cembalo presenta numerose caratteristiche italiane nella forma della cassa, nelle volute ai lati della tastiera, nei profili molto decorati; differisce invece dalla tipologia italiana per il fatto che è concepito senza astuccio o "cassa levatora" e lo si potrebbe classificare come "no inner router" secondo la terminazione creata da Hubbard, cioè assolutamente privo di alcun elemento che suggerisca un astuccio. La cassa è in abete con impiallacciatura esterna in frassino ungherese e interna in acero. Il piano armonico è in cipresso con una rosa traforata. Consta di 44 tasti placcati in acero e quercia tinta e non vi è traccia di pedali, essendo uno strumento da tavolo. (L. Cervelli, Per un catalogo degli strumenti musicali a tastiera del Museo degli Strumenti Musicali, in "Accademie e Biblioteche d'Italia" Anno XLIV, nn. 4-5, 1976, pp.310/311; descritto e catalogato anche in L. Cervelli, "La galleria armonica", pg. 225)
Clavicembalo prodotto in Germania dal costruttore Hans Müller nel 1537.
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