Liuto tiorbato di autore anonimo prodotto in Italia nel XVI secolo.
Il liuto tiorbato mostra un piano armonico ornato da una rosetta intagliata a intreccio geometrico e da cordiera con piccoli cartigli; il manico è in ebano con numerose profilature d’avorio e intarsio a piccoli rombi sul fronte e sul retro, come pure sul retro di ambedue i caviglieri, dei quali l’inferiore è ad angolo retto mentre il superiore è dritto ed ha una sagoma a gradini sul bordo inferiore. Lo strumento è di scuola italiana, come attestato dall’analisi stilistica e da frammenti di carta all’interno del corpo con brani stampati in lingua italiana. Infatti, le strette e numerose doghe di legno di tasso di cui è costituito il corpo e la decorazione a piccoli rombi d’ebano e avorio sul manico e sul cavigliere sono particolari tipici dello stile rinascimentale italiano. La presenza di bordoni raggruppati a gruppi di tre, di lunghezza scalante e con un piccolo capotasto per ogni gruppo sul cavigliere diritto, lo rende un esemplare raro, quasi unico. Due quadri di Gerard Terborch (1617/ 1681), uno dei quali presente alla National Gallery e l’altro alla Kassel Gallery di Londra, ci offrono la testimonianza iconografica di uno strumento dello stesso tipo. Eppure nessun museo risulta possedere un esemplare analogo.